AGATHAE SUB ALIS, ALI' NULLA TIMEBIT
AGATHAE SUB ALIS, ALI' NULLA TIMEBIT
Sotto la protezione di Agata, Alì nulla avrà da temere
Il culto alla martire catanese fu introdotto ad Alì quando la nave su cui erano trasportate le spoglie della Santa, facendo ritorno da Costantinopoli, approdò presso la marina della cittadina, dove oggi sorge Alì Terme in provincia di Messina. Il corpo della santa venne riportato da Costantinopoli in Sicilia nel 1126 dai soldati Gilisberto e Goselmo. Le spoglie della santa furono portate in Turchia dal generale bizantino Giorgio Maniace, di stanza a Catania, per mitigare le ire dell’imperatore Michele Pafaglonio in seguito al fallimento della sua missione militare in Sicilia.
Era l’anno 1040 ed i Catanesi, radunati sulla spiaggia, assistettero disperati ed impotenti alla partenza della nave che portava via dalla propria città il corpo della Santa.
Una notte Sant’Agata apparve in sogno a Gilisberto e gli comandò di andare nella chiesa dove erano custodite le sue spoglie e ricondurle a Catania. La visione si ripeté altre due volte: allora Gilisberto, che nel frattempo si era confidato con Goselmo, decise di passare all’azione con l’aiuto del compagno. Dopo 86 anni, era il 17 agosto, le reliquie di Sant’Agata ritornano in Sicilia. La popolazione aliese ritenendo quella sosta un segno di benevolenza della martire, accorse per venerare le sacre spoglie. Il Vescovo Maurizio, successivamente, donò ai fedeli una parte del velo che avvolgeva il corpo di S. Agata, che viene ancora oggi gelosamente custodito. Gli aliesi sono particolarmente devoti a S. Agata, che ricordano oltreché il 17 agosto – anniversario della traslazione delle reliquie -, anche il 5 febbraio – ricorrenza liturgica -, e ogni 10 anni con la cosiddetta “festa ranni” (festa grande).